Magazine RDS

Emergenza Coronavirus: l’alta moda italiana produrrà 2 milioni di mascherine al giorno

Sono molte le aziende che stanno riconvertendo le proprie linee produttive per dare un aiuto concreto ai medici al momento in prima linea contro la diffusione del Coronavirus.


Anche il mondo della moda sta facendo la sua parte. A confermarlo è Domenico Arcuri, il commissario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all’emergenza. “Centottanta aziende della Camera della Moda si sono messe insieme spontaneamente e produrranno due diversi tipi di mascherine” – ha commentato Arcuri – “Ci dicono che riusciranno a produrne 2 milioni al giorno”.


Molti dei brand più famosi sono già al lavoro nella produzione di materiale destinato al personale sanitario. Gucci, ad esempio, ha annunciato che nei prossimi giorni verranno prodotte 1.100.000 mascherine chirurgiche e 55.000 camici. Il gruppo Prada ha mantenuto operativo un unico stabilimento a Prada Montone, in provincia di Perugia, esclusivamente per questo scopo e fino al 6 aprile prevede consegne giornaliere per un totale di 80.000 camici e 110.000 mascherine.


Il gruppo Calzedonia ha acquistato macchinari speciali per la creazione di una linea semi-automatica e ha riconvertito gli stabilimenti di Avio (TN) e Gissi (CH) che verranno impiegati nella produzione di mascherine e camici.


All’appello hanno risposto anche marchi importanti come Fendi, Ermanno Scervino, H&M, Salvatore Ferragamo, Celine, Serapian, RichemontValentino e molti altri ancora.


Foto: Wikimedia