Magazine RDS

Green pass obbligatorio: cambiano i provvedimenti per i lavoratori, ecco le novità

Il nuovo decreto presentato dal governo la scorsa settimana con l’obbiettivo di far aumentare il numero di vaccinazioni tra i lavoratori estendendo l’obbligo del Green Pass a tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, è stato modificato. Prima di arrivare al Quirinale per la firma del capo dello Stato e entrare così nella Gazzetta Ufficiale, nel testo è stato eliminato il passaggio dedicato alle sanzioni previste per chi non è in regola. Come spiega Open, ora non è più presente il riferimento sulla sospensione del lavoratore dal quinto giorno senza certificato verde.


Le regole rimangono le stesse sia per il settore pubblico che pr quello privato. Senza Green Pass il lavoratore risulterà assente ingiustificati dal lavoro. Non percepirà la stipendio ma non potrà essere licenziato o sospeso. Dal 15 ottobre, giorno in cui entrerà in vigore il decreto, i datori di lavori dovranno essere pronti per controllare i propri dipendenti e controllare la certificazione verde all’entrata delle loro aziende. Saranno poi previsti dei controlli a campione.


Chi spera nello smartworking per aggirare l’obbligo rimarrà deluso. Il ministro Brunetta ha confermato che tutti i dipendenti pubblici dovranno tornare in presenza e non esisterà la possibilità di lavorare al 100% da remoto. Nella normale turnazione, quindi, diventerà obbligatorio avere il Green Pass.


In ultimo sono state chiarite le regole da seguire per le votazioni delle prossime elezioni amministrative. Per il primo turno, il 3 e il 4 ottobre, non verrà richiesta la certificazione verde in quanto il decreto non sarà ancora entrato in vigore. Per quello successivo, 18 e 19 luglio, diventerà obbligatoria per tutti i presidenti di seggio e gli scrutatori.



Foto: LaPresse