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Riciclando gusci delle uova si ottengono piastrelle sostenibili: il bellissimo progetto

Si stima che ogni anno più di 250.000 tonnellate di gusci di uova finiscano nei cestini delle nostre cucine e dei nostri ristoranti, e allora perché non provare a riciclarli?

È questa l’idea alla base del nuovo progetto del brand di design etico svizzero Nature Squared, il primo realizzato con la nuova capo innovatrice Elaine Yan Ling Ng; e non è la prima volta che l’azienda si lancia in progetti a tema sostenibilità: in passato aveva già realizzato materiali di rivestimento partendo da foglie di tabacco o madreperla.

Le bellissime piastrelle, resistenti a discapito di quanto si possa pensare con i gusci d’uovo, si chiamano CArrelé, parola formata dal simbolo del Calcio nella tavola periodica e carré, che in francese significa “quadrato”.

I gusci d’uovo sono infatti ricchi di calcio, riuscendo quindi a conferire un’ottima consistenza al materiale; in più, sono resistenti ai raggi UV del sole e ottimi assorbenti dei coloranti, consentendo una lavorazione trendy per tutti i gusti.



Per realizzare le piastrelle CArrelé sono stati raccolti gusci d’uovo nelle cucine delle Filippine, sull’isola di Cebu, successivamente frantumati in diverse dimensioni a seconda delle necessità, da fine sabbiolina a frammenti più grandi per la decorazione, e infine assemblati a temperatura ambiente e cotti per ottenere lo splendido risultato finale.



“La maggior parte delle persone vede il guscio d’uovo come un rifiuto, per me invece è un parco giochi infinito e una risorsa illimitata”, ha dichiarato Elaine Yan Ling Ng, aggiungendo che prossimamente potranno anche essere realizzate piastrelle anche per pavimenti.


Foto: Nature Squared, via Instagram