Secondo uno studio condotto dal Max Planck Institute for Human Development di Berlino basterebbe anche un’ora soltanto immersi nella natura per avere degli effetti benefici sul nostro cervello e ridurre così gli stati depressivi ed ansiogeni. I norvegesi lo sanno bene e da centinaia di anni praticano il “Friluftsliv”, un termine che possiamo tradurre come “vita all’aria aperta”. Vediamo in che cosa consiste e quali sono le sue origini.
Che cos’è il “Friluftsliv”: la ricetta della felicità norvegese
La più antica rilevazione del termine “Friluftsliv” è stata trovata in un poema del poeta Henrik Ibsen del 1859 e già allora aveva lo stesso significato che ha tutt’oggi. Con “Friluftsliv” i norvegesi intendono il passare il proprio tempo libero immersi nella natura con lo scopo di regalarsi del tempo di qualità e di beneficiare dei suoi effetti sulla salute fisica e mentale.
Trascorrere del tempo nella natura ha infatti dei benefici sulla salute psichica poiché aiuta a ridurre lo stress, l’ansia e la depressione. Non solo, secondo chi pratica questo stile di vita, il “Friluftsliv” aiuterebbe a rimanere più concentrati sul lavoro e sullo studio, più motivati e propensi ad imparare cose nuove.
Ma in che cosa consiste il “Friluftsliv”? Semplice, qualsiasi attività lontana dal caos della città: dal trekking sulle montagne, alla meditazione in una foresta, al pic-nic in riva ad un lago, qualsiasi attività che sia fatta immersi nel verde è il toccasana dei norvegesi.
Secondo un sondaggio ben il 77% dei norvegesi trascorre ogni settimana del tempo nella natura e il 25% lo fa addirittura tutti i giorni.
Non resta che organizzare il prossimo tempo libero così, con una gita fuori porta lontano dal caos delle città e con il solo silenzio della natura a circondarci.
Foto di Raimond Klavins – Radu Florin su Unsplash