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Coronavirus: il premier Conte ha firmato il nuovo DPCM, ecco cosa cambierà

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Pubblicato il 25/10/2020
Di Team Digital
Coronavirus Conte ha firmato il nuovo DPCM ecco cosa cambia

Ecco le disposizioni presenti nel nuovo DPCM

Il premier Conte ha firmato il nuovo DPCM che ridurrà ulteriormente le attività consentite al fine di contrastare l’aumento dei contagi da Coronavirus. Le nuove disposizioni entreranno in vigore da lunedì 26 ottobre e rimarranno valide fino al 24 novembre.


I locali pubblici potranno rimanere aperti solo fino alle 18, compresi il sabato e la domenica. “Il Consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi” – si legge nell’estratto del decreto pubblicato dal Corriere“Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.


Palestre e piscine rimarranno chiuse. Le attività sportive di base e l’attività motoria all’aperto saranno consentite presso i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale ed evitando gli assembramenti. Cinema, teatri e sale giochi verranno chiusi. I negozi invece rimarranno aperti purché “sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni”.


Viaggiare tra regioni rimane consentito ma è consigliato limitare il più possibile gli spostamenti, evitando l’utilizzo di mezzi pubblici e solo “per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. L’attività didattica per il primo ciclo di istruzione continuerà a svolgersi in presenza. Le scuole secondarie di secondo grado dovranno adottare “forme flessibili”, incrementando “il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.


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