Il Pianeta ha esaurito le risorse naturali disponibili per quest’anno e comincia a sfruttare quelle del 2022: da domani, quindi, andiamo in credito con le risorse dell’anno successivo, dimostrando che stiamo sovrasfruttando la nostra Terra.
La notizia è ancora più preoccupante se si pensa che ogni anno, come ormai avviene da oltre un decennio, la giornata arriva sempre prima: nel 2020, complice il lockdown, l’Earth Overshoot Day cadde il 22 agosto; nel 1970, invece, fu il 29 dicembre. Dati che fanno rabbrividire e preoccupare, dal momento che tutti, individui e comunità, viviamo come se avessimo a disposizione una Terra e mezzo, come ricorda il Global Footprint Network, che fa anche presente che basterebbe dimezzare le emissioni globali di carbonio per spostare la data di fine risorse di oltre 3 mesi.
Se il Mondo ha terminato le risorse a sua disposizione oggi, 29 luglio 2021, molti Paesi sono riusciti a fare anche peggio, anticipando drasticamente la data: l’Italia ha esaurito le risorse molto presto, il 13 maggio scorso. Questo significa che da quel giorno siamo in debito con la Terra per quanto riguarda l’alimentazione (frutta, verdura, carne, pesce, acqua), l’energia e altri prodotti importati.
Nel resto del mondo, il Qatar Overshoot Day è arrivato addirittura il 9 febbraio, appena 40 giorno dopo l’inizio del nuovo anno; a marzo è toccato a Emirati Arabi Uniti, Canada e Stati Uniti, mentre ad aprile ha riguardato Corea, Singapore, Israele e Russia.
Così, a cento giorni dalla Cop26, la conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici prevista a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre prossimi, gli Stati Uniti lanciano la campagna “100 giorni di possibilità” per cercare le soluzioni per ristabilire un equilibrio con il nostro Pianeta. Difficile, ma non impossibile con l’impegno di ognuno di noi.
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