Musica

Morgan al Concerto del Primo Maggio presenta “Rutti”, il suo nuovo brano contro la musica di oggi

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Pubblicato il 02/05/2024
Di Team Digital
Morgan al Concerto del Primo Maggio presenta Rutti il suo nuovo brano contro la musica di oggi


Nell’atmosfera bagnata del Concerto del Primo maggio, che si è tenuto ieri al Circo Massimo di Roma, sono tantissimi gli artisti che hanno calcato il palco del “Concertone”. Fra le numerose performance ce n’è una che, in particolar modo, ha attirato l’attenzione del pubblico: stiamo parlando di quella di Marco Castoldi, in arte Morgan.  Fra un brano e l’altro del suo nuovo album, “….e quindi insomma ossia”, il cantautore ha presentato al pubblico del Primo maggio anche un inedito speciale.


Morgan critica la musica di oggi e la paragona ai “Rutti”                         


L’inedito presentato da Morgan sul palco del Concerto del Primo maggio si intitolaRutti” e non sarà compreso nel nuovo album “…e quindi insomma ossia”. Per introdurre il nuovo brano, il cantante si è prima concesso un momento per esprimere la sua riflessione sullo stato attuale della musica italiana, nei confronti della quale è apparso piuttosto critico, e sul mondo dell’industria musicale nel suo insieme: “Per chi si andrebbe fuori con tutti questi ombrelli? Per i politici? No, si fa solo per la musica, perché è una cosa molto più importante di quello che i politici pensano che sia. In questo paese gli artisti non sono per niente considerati e rispettati dalla politica. Dal popolo invece sì, perché il popolo lo sa che rimanere senza musica è fare una vita peggiore. Noi italiani siamo gli inventori della musica”.


La critica di Morgan è rivolta soprattutto ai suoi colleghi e all’industria musicale nel suo complesso, con le sue dinamiche di classifiche e ascolti che, sostiene, riducono lo stato dell’arte. Questi sono i versi iniziali diRutti”: “Si chiama ordine, discernimento. Quel che nessuno fa in questo momento. Si chiama arte, parola stanca, detta da tutti ma che a tutti manca. Si chiama musica, cosa magnifica, che qui confondono con la classifica. E non si accorgono, quasi del tutto, anzi diciamo proprio di brutto, che il gergo è campo di nobili costrutti, ma qui si esagera e pubblicano i rutti”.


Il testo completo di “Rutti” di Morgan


Si chiama ordine,
discernimento,
quel che nessuno fa in questo momento,
si chiama arte,
parola stanca,
detta da tutti, ma che a tutti manca.

Si chiama musica,
cosa magnifica,
che qui confondono con la classifica,
e non si accorgono quasi del tutto
anzi diciamo, proprio di brutto,
che il gergo è campo di nobili costrutti,
ma qui si esagera e pubblicano i rutti!

Si chiama mobbing,
sputtanamento,
quel che succede a tutti in questo momento,
si chiama abuso ed è violento
quando lavori e ti son tutti contro.

Si chiama merito,
parola ipocrita,
se a prevalere qui è la mediocrità
fanno cultura solo per mettersi in posa
ma quella vera, poi, è pericolosa
Loro farebbero col diavolo dei patti
pur di riuscire a fare i soldi con i rutti.

Si chiama ordine,
discernimento,
quel che nessuno fa in questo momento,
si chiama arte,
parola stanca,
detta da tutti, ma che a tutti manca.

Si chiama musica,
cosa magnifica,
che qui confondono con la classifica,
e non si accorgono quasi del tutto
anzi diciamo, proprio di brutto,
che il gergo è campo di nobili costrutti,
ma qui si esagera pubblicando i rutti!

Si chiama antitesi,
ribaltamento,
quel che succede in questo momento.
Se penso all’arte ne ho abbastanza,
mi ha rotto il ca**o pure “Il cielo in una stanza”.

Se questa musica per voi è magnifica,
per me è migliore se va in classifica,
tanto qui chi vuoi che se ne accorga
se sono Mozart oppure Morgan…

Non mi va più di andare contro tutti.
Signore e signori, ecco i miei rutti!


Foto: LaPresse.


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