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Gli errori de La Casa di Carta che non avete mai notato, ma sono tantissimi!

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Pubblicato il 28/04/2020
Di Team Digital
Gli errori de La Casa di Carta che non avete mai notato ma sono tantissimi

Potrebbe essere un'idea una nuova maratona alla luce degli errori evidenziati

La quarta stagione de La Casa di Carta ha tenuto incollata tutta l’Italia, complice il lockdown per via della pandemia da Coronavirus. È senz’altro la serie tv più seguita del momento, grazie alla forza di alcune scelte autoriali che indubbiamente hanno favorito a mantenere invariata la suspence.


Nonostante la trama avvincente, che ti prende e ti porta dentro fino a non lasciarti più, a qualcuno non sono sfuggiti gli errori abbastanza evidenti a partire fin dalla prima stagione. Il sito tvserial.it ne elenca una serie con tanto di documentazione. Eccone alcuni!


Gli errori cominciano sin dalla prima puntata della prima stagione, dove per esempio la lavagna dove il professore ha scritto “Bienvenidos” si vede che è stata scritta da due persone diverse in due diverse inquadrature.

Un altro errore è quello dell’orario dell’arrivo previsto della figlia dell’Ambasciatore Alison Parker. Tre orari diversi vengono mostrati per quel momento: 9:25, 10:16 e sul cellulare di Alison si legge 13:08.


In un’impresa come quella ideata dal professore è chiaro che qualcosa può andare storto e qualcuno può perdere la propria vita. Il primo a lasciarci è Oslo, anche se nella scena dove appare già morto, continua a respirare come mostra anche un fan sul suo account Twitter:




Nella scena che vede Monica, la futura Stoccolma, nascosta e ferita nel caveau, la sua biancheria è prima bianca e poi nera. In quella in cui il Professore conosce la madre di Lisbona i biscotti che accompagnano il tè sono diversi nelle diverse scene. Nella sequenza in cui Nairobi chiede di essere accompagnata dove si producono le banconote, in lontananza si vede un intruso, probabilmente un membro della squadra di produzione.


Oltre agli errori ci sono veri e propri buchi di trama o incongruenze. Per esempio le banconote non vengono più stampate dalla Zecca, ma dall’IMBISA (Imprenta de Billetes S.A.) una tipografia specializzata. Inoltre la polizia avrebbe potuto semplicemente togliere la corrente per impedire la stampa delle banconote. Inoltre, perché la tecnologia per gli identikit è stata usata solo per profilare il Professore e non tutti gli altri partecipanti?


Visto il tempo a disposizione a causa della quarantena sarebbe divertente rivedere gli episodi per vedere se, avendolo saputo, si riesce o meno ad identificare gli errori!


Foto: Il cast de “La casa di carta”, via Facebook


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