Continuano anche oggi le ricerche di Emiliano Sala, il calciatore che è considerato disperso dopo aver perso ogni contatto con l’aereo mentre stava sorvolando il Canale della Manica. Le ricerche si erano fermate a causa delle cattive condizioni atmosferiche: una tempesta si era infatti abbattuta su tutta l’area interessata. Intanto il ragazzo e il pilota dell’aereo sono scomparsi da giorni, mentre le temperature dell’acqua risultano essere veramente basse e la speranza di ritrovarli è quasi nulla.
1.20pm update
The island of Burhou has been searched by foot. No trace of the aircraft or those on board has been found.
Further information will be released once it is available.
— Guernsey Police (@GuernseyPolice) 24 gennaio 2019
Sulla vicenda invece c’è anche mistero sul secondo pilota che non è salito a bordo dell’aereo. David Henderson, il secondo pilota che sarebbe dovuto essere a bordo di quell’aereo, ha scritto su Facebook “Contrariamente a quanto detto dalla stampa, non sono morto! Non ero su quell’aereo…“. Il secondo pilota sarebbe invece dovuto esserci e questa è una delle cose su cui si sta indagando.
Intanto Mehmet Dalman, presidente della società in cui Sala avrebbe dovuto giocare, ha spiegato quali siano state le dinamiche relative alla scelta del volo.
Il Cardiff ha la responsabilità di accordarsi con i giocatori in caso di viaggi. Ma Emiliano ha preferito fare diversamente, scegliendo un percorso più veloce. Il piano della società, infatti, prevedeva un viaggio in treno da Nantes a Parigi e poi da Parigi a Heathrow per il ritorno. Un itinerario considerato evidentemente troppo lungo da Sala, che avrebbe preferito organizzarsi per conto suo.